e se interpretassi la vita con gli occhi di un venditore di caramelle di New York, piuttosto che mettermi di fronte alle sponde di Charles River a Boston?
il grado di sicurezza non descrive la democrazia di un paese, bensì la sua ignoranza, a volte penso che ci vorrebbe proprio un meteorite per cancellare la sicurezza del nostro esistere...
ultimamente mi vien da ridere a pensare che c'è gente che perde giornate su giornate, mesi su mesi, la propria vita per la politica di oggi, siamo sicuri che nel '45 la gente abbia votato democrazia?
non ho mai visto un poveretto andare al governo
intervenire sul paesaggio non significa solamente tutelarlo, significa anche modificarlo...
ho pensato che vorrei provare il pellet radioattivo di chernobyl, costa meno...
She want to eat anything, yuor life is in dangerous, folllow the green light and maybe you can save your life...
post eliminato dall'utente, pensiero eliminato dall'utente
credi negli UFO?
la tua vita è in pericolo, disconnettiti o sarà troppo tardi
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
Monday, January 5, 2009
MILANO, 5 gennaio 2009 - Cannavaro e Materazzi: nel 2010 avranno 37 anni. Mica posso portarli entrambi. Marcello Lippi - La Stampa
So solo che ha lo stesso cognome di Mahamadou, che e' più carino di Mahamadou e che spero sia più simpatico di Mahamadou. Fabio Cannavaro sul nuovo acquisto del Real, Lassana Diarra - As
Quando si presentò mi salutò come se mi conoscesse. Mi stupì perché era al corrente anche di quante partite avevo giocato nell’Inter. Era come se mi avesse studiato. Gabriele Oriali su Mourinho - Corriere dello Sport
Qui in Italia voi pensate che l'Olanda sia un paradiso per l'integrazione, invece è dura. Clarence Seedorf - la Repubblica
Il Manchester United. Così come abbiamo fatto noi nel 2007, loro hanno vinto Champions League e Mondiale per Club. Anzi, ora che ci penso, noi siamo stati più bravi: abbiamo portato a casa anche la Supercoppa Europea, loro no. Carlo Ancelotti – La Gazzetta dello Sport
Metto sempre il tacco 12 perché con le scarpe basse non riesco a concentrarmi. Victoria Beckham - Corriere della Sera Mi chiedeva del fatturato e degli utili delle aziende italiane . Adriano Galliani sulla cena con i Beckham - Corriere della Sera Mia moglie Corinna vorrebbe salvare il mondo, soprattutto gli animali, quelli più indifesi. E' sempre pronta a costruire un'Arca di Noè per loro. Io mi butto sul tavolo verde. Michael Schumacher - la Repubblica
Mio nonno Frederick era figlio di uno schiavo. Le radici, da qualche parte in Africa, quasi certamente costa orientale. Non mi raccontava favole, non aveva tempo. Capirà, con 19 figli. Clarence Seedorf - La Repubblica
A Barcellona la gente già festeggia la Liga. Questo non è normale. Fabio Cannavaro - As Luca non va giudicato per i gol che fa o sbaglia: pesa in campo e fuori. Karl-Heinz Rummenigge su Toni – La Stampa
Nell'Hoffenheim seguo con preoccupazione gli incipienti deliri di grandezza. Franz Beckenbauer - Bild Zeitung
Sono stato il tipico tedesco di sempre. Bernd Schuster non si capisce se si fa una critica o un complimento - As
'A quando la pace con Baggio, Panucci e Zeman?’ ’Mai.’ Marcello Lippi - La Stampa
Non volevo. Sapevo che, con il vantaggio che avevo, potevo controllare per due round, ed era fatta. E’ stato lui che è venuto avanti, ha preso quel colpo d’incontro ed è andato giù. Io l’avrei portato alla fine, proprio per il rispetto e la solidarietà che, secondo me, esistono fra i dilettanti. Roberto Cammarelle sul ko nella finale delle Olimpiadi al cinese Zhang Zhilei - La Gazzetta dello Sport
Due borracce con caffè, miele e biscotti Plasmon. Il doping di Coppi secondo Romeo Venturelli, ultimo gregario del Campionissimo - La Gazzetta dello Sport
In California il governatore è Arnold Schwarzenegger. Se mi riescono a convincere che non ha preso anabolizzanti come culturista, io farò più attenzione. Diego Maradona, inibito dall’accesso negli Stati Uniti a causa della squalifica per efedrina di Usa 94 – Corriere della Sera
Mi ha detto sì e sono andato a prendergliela nell' armadio. Felipe Massa versione valletto, per Schumacher e la sua tuta donata per un’asta di beneficenza a Sao Paulo - La Gazzetta dello Sport
Una medaglia d'oro alle Olimpiadi, alla fine, non vale niente. Dal punto di vista morale una medaglia d'oro è un'esperienza impareggiabile. Da tutti gli altri punti di vista è perfettamente inutile. A conti fatti, un paio di foto su Sportweek, due interviste televisive e il premio del Coni. E basta. Ora sono qui che non so se riuscirò ad andare avanti. Roberto Cammarelle - la Repubblica
Se si gioca nei piccoli club ci si accorge delle differenze di trattamento che ci sono con le grandi: Juve, Milan, Inter, anche Roma. Matteo Brighi e l’onestà intellettuale - La Gazzetta dello Sport
Preferisco una moviola a bordocampo che cento moviole per tutta la settimana, e mille sospetti e insinuazioni. Si potrebbero dare tre bonus a squadra, e in caso di fuorigioco dubbio lasciar proseguire l'azione e poi controllare. Clarence Seedorf - la Repubblica
Sono in un' altra città. Quante ne avrò viste ? Ho perso il conto. Questo lavoro mi porta da una parte all'altra, per stazioni e alberghi diversi, e mi fa conoscere tanta gente. Quanti volti ho registrato negli ultimi mesi? Quante voci ho ascoltato? Non posso saperlo, sarebbero numeri che non entrano nella mia testa. Mi sono reso conto che siamo tanti su questo pianeta, e siamo legati l'uno con l'altro come una rete. Ognuno ha le sue possibilità di scelta. Chissà quante sono le possibilità nel totale. E le possibilità che la gente ha scartato dove sono finite? Su un'altro pianeta. Ma cosa mi metto a pensare. Mi chiedo perchè la mia mente debba consumare energie in pensieri senza senzo, non gliel'ho neanche ordinato. Sarà lo stress. Sarà la solitudine. Sarà il silenzio di questo bar. A quest'ora è normale, neanche i ragazzi si vedono ingiro. Non è giorno, ma neanche notte. Sono abituato a queste vie di mezzo, la maggiorparte del tempo che passo è così, è indefinito, come i luoghi delle mie lunghe ore. Treni, navi, aerei. Per non parlare poi della mia automobile, sempre parcheggiata. Nel traffico. Ho tanti soldi, ma non ho moglie nè figli. E questo cosa centra ora? Alle persone dico sempre che questa è la vita che voglio. In realtà è la vita che mi serve per trovare quella che voglio, quella che mi renda felice. Perchè alla mia età non la ho ancora trovata? Dov'è la felicità che cerco? Non qui, non in questo bar. Eppure sono stato dappertutto, non era neanche lì. Nemmeno nelle persone che ho incontrato. Ho parlato in molte lingue, ma nessuno conosce quella del mio cuore. Sono destinato a errare invano su questo pianeta. Nessuno mi capisce!
"Extraterrestre, portami via, extraterrestre, me ne voglio andare..." Hanno messo una canzone che dice così. Finalmente della musica! Carina la canzone. La canzone mi capisce. Quanto amo la musica, mi distrae e mi fa star bene, scaccia via quei pensieri inutili ed eccomi a sorridere. Come vorrei che le canzoni fossero formule magiche. "Extraterrestre, portami via!" Ed ecco, mi ritrovo su un altro pianeta.
Finita la canzone, esco dal bar. Strano, c'è un pò più viola del normale. Sarà che sta per sorgere il sole. Odo una musica armoniosa, sembra venire da lontano, il vento la porta fin qui. Mi chiedo chi sia tanto particolare da mettere la musica alta a quest'ora.
Mi sembrava che fossi passato su un marciapiede prima di entrare nel bar, da dove viene questa sabbia viola? Qualcosa non mi torna, mi sento spaesato. Cosa avranno messo in quel caffè che ho preso? Quasi quasi torno in quel bar a lamentarmi...
Mi giro e non vedo più il bar! Come è possibile? Sono sicuro di aver fatto solo una trentina di passi, o forse di più, ma all'andata riuscivo a vederlo da qui. Qui dove? non sono mai stato qui! Mi sono perso, è la prima volta che mi capita. Sembra uno scherzo, chissà poi di chi. Forse sono impazzito, è la spiegazione più logica che trovo. Appoggiamoci a questo muro, da qui posso vedere l'alba, magari la luce del sole mi farà tornare lucido, e appena possibile mi prenderò qualche giorno di ferie.
Il sole è sorto. Non mi trovo poggiato a un muro ma a una roccia, davanti a me vedo dune di sabbia, sabbia viola. Anche dietro di me. Sono in un deserto, è immenso, ed è viola. Anche il cielo è viola. Anche il sole. E l'aria porta questa musica armoniosa chissà da dove. Dove sono?! Sull'orlo della pazzia. Ma no! sono già impazzito, e questa è la spiegazione di tutto, qualcuno mi porterà in un'ospedale, se non ci sto già senza rendermene conto. So di stare in un deserto. Non è un sogno, è troppo reale, più plausibile che sia insanità mentale.
"Non sei pazzo, ho esaudito il tuo desiderio" una voce alle mie spalle, femminile, ma come metallica, mi fa sussultare. Accanto alla roccia su cui ero poggiato c'è una donna alta circa due metri, con la pelle viola e due lunghe orecchie a punta. "Seguimi, ti mostrerò il mio mondo"
La seguo. Anzi, seguo la sua chioma corvina lunga due metri, che sembra nascere dalla sabbia del deserto e morire sul capo della donna. Mentre io seguo lei, la musica armoniosa mi segue.
Attraversiamo il deserto, poi scaliamo delle montagne. Tutte le roccie, le pietre e i sassi che vedo sono viola. Corriamo su una prateria. La terra è violacea. L'erba è verde ma di specie che non ho mai visto. Io sono sempre dietro questa strana donna. Arriviamo davanti ad un grande arco di pietra viola, la mia guida avanza, percui la seguo, e la musica armoniosa mi segue. Percorriamo un viale circondato da fiori blu, celesti e viola, pieno di insetti con grandi ali dalle tinte blu, celeste e viola. Davanti a me, oltre quei lunghi capelli corvini della mia guida, comincio a vedere delle alte mura, stiamo per entrare lì. Attraversiamo un portone altissimo. Comincio a vedere varie persone molto alte, dalla pelle viola e le orecchie a punta, sono gli abitanti di questo posto. Qualcuno si accorge di me e mi segue con lo sguardo da lontano. E' come un villaggio, un paesino o una città, con strade e edifici. Gli edifici sono tutti circolari col tetto a punta, molto grandi e viola. C'è la melodia armoniosa nell'aria. Entriamo in un edificio, il più vicino all'entrata delle mura. Qui non si sente più quella melodia armoniosa, ma il ritmo di una batteria e l'urlo elettrico di una chitarra. Non vedo strumenti musicali nè impianti stereo, nella sala ci sono solo persone dalla pelle viola e le orecchie appuntite, c'è qualcuno che tiene il ritmo, qualcuno balla e salta, qualcuno resta seduto. Sembra un concerto rock in una discoteca dagli originali effetti luminosi, tendenti per lo più al viola. Ma da dove viene la musica? La musica è nell'aria, su questo pianeta fluttua come un gas naturale, è un elemento. E' la mia guida a spiegarmi tutto quello che voglio sapere. Le poche forme di vita che popolano questo pianeta, per vivere, hanno bisogno di ascoltare musica, non basta respirare ossigeno e nutrirsi. La forma di vita più intelligente è rappresentata da questi esseri dalla pelle viola e le orecchie a punta, essi vivono tutti in questa città, dove sono concentrati tutti i tipi di musica da ascoltare, questa è la città della musica. Visitiamo vari angoli della città, e vari edifici, in ognuno si trova un diverso genere musicale, c'è anche musica che conosco , che ho già ascoltato sulla terra, canzoni del mio paese , che so a memoria. Come è possibile questo? La mia guida mi risponde che la musica del pianeta terra, a nostra insaputa, oltrepassa i confini del sistema solare, viene intercettata da onde spaziali e finisce qui, su questo pianeta, vaga nell'aria, e quando i suoi abitanti la odono fanno in modo di chiuderla da qualche parte, in modo da poter andare ad ascoltarla quando vogliono, così da soddisfare la loro maggiore esigenza vitale. La mia guida mi parla di tutto questo, non conosco la sua lingua, ma la capisco, lei conosce il linguaggio del mio cuore proprio come la musica che ascoltavo sulla terra. E che ascolterò qui. Non me ne voglio andare da questo posto , voglio esplorarlo, voglio sentire tutta la musica del mondo.
Non so quanto tempo sia passato dal mio arrivo, di sicuro tantissimo. Ho ascoltato tanta musica, negli edifici della città della musica, sulle montagne, nei boschi, nei deserti, per lande, sulle rive dei fiumi e dei mari dal profondo viola. Molte canzoni venivano dal pianeta terra, mi riportavano alla memoria vecchi ricordi della mia vita passata, episodi e persone che avevo vicine nell' infanzia e nella giovinezza, e il viaggio che avevo intrapreso sulla mia terra, per lavoro. Mi sono chiesto perchè mai mi sono stancato di quel viaggio, se anche quello era un mondo vasto, pieno di cose, e pieno di musica. Non trovavo nessuno che mi capisse, che rispondesse ai miei desideri, ma neanche io sapevo bene quali fossero. Adesso lo so. Voglio vivere circondato dalla musica, dalle persone, dalle cose, sulla terra."Extraterrestre portami via, extraterrestre, voglio ritornare". Il desiderio mi è stato esaudito, adesso sono di nuovo sulla terra, ascolto musica e scrivo.
qual'è la cosa (tra queste) che ti stà più antipatica?
Se ti dico elefantino verde cosa ti viene in mente???
Sono felice
...tutte le cose che accadono hanno un senso, una realtà loro, se mi guardo indietro vedo tante belle cose ma anche tante brutte cose, quello che penso è che sono felice e lo sarò sempre..